di Daniela Porto e Cristiano Bortone - Italia/Germania, 2024, 110'
Calabria, 1946. In un’Italia che si sta appena rialzando dalla guerra ma resta ancora profondamente legata a rigide convenzioni sociali e religiose, Marta, una giovane donna, si ritrova incinta fuori dal matrimonio dopo la morte del fidanzato al fronte. In un contesto rurale dove l’onore familiare conta più della verità, la sua gravidanza viene considerata una vergogna da cancellare. La famiglia, per salvare le apparenze, le impone un matrimonio riparatore con un uomo molto più grande di lei. Marta non ha voce in capitolo: il suo destino sembra già scritto. Ma quando entra in contatto con Lorenzo, un uomo colto, sensibile e omosessuale che lavora come sacrestano nella parrocchia del paese, qualcosa cambia. Anche Lorenzo è un escluso: la sua identità è tollerata solo finché resta nascosta. Tra Marta e Lorenzo nasce un legame sincero e profondo, fatto di fiducia, empatia e desiderio di riscatto.


